L’infertilità femminile è la condizione che impedisce alla donna di ottenere una gravidanza dopo almeno 12 mesi di rapporti sessuali non protetti. L’infertilità non va confusa con la sterilità, che indica l’impossibilità assoluta a concepire per una causa non rimovibile.
Quali sono gli esami da fare per valutare la fertilità femminile?
I check up fertilità sono due pacchetti di esami che monitorano gli ormoni che regolano il ciclo mestruale e il processo ovulatorio fornendo utili indicazioni sullo stato di fertilità della donna.
Gli esami presenti nel check up fertilità donna sono:
- FSH o ormone follicolo stimolante favorisce lo sviluppo dell’ovulo;
- LH o ormone luteinizzante stimola il rilascio degli ovuli dalle ovaie;
- Progesterone è l’ormone che prepara l’organismo femminile alla gravidanza, preparando l’utero ad accogliere la futura cellula uovo fecondata;
- 17 beta estradiolo o E2, tra le numerose funzioni, stimola l’accrescimento dell’endometrio, cioè la mucosa che riveste internamente l’utero;
- Prolattina è l’ormone che stimola la produzione di latte dalle ghiandole mammarie durante l’allattamento. Insieme ad altri ormoni influenza il ciclo mestruale.
FSH, LH e 17 Beta Estradiolo vanno eseguiti nella prima metà del ciclo (2°- 3° giorno di mestruazione), mentre la prolattina e il progesterone vanno eseguiti nella seconda metà del ciclo (tra il 12° e il 16° giorno).
- L’ormone antimulleriamo (AMH) e Inibina B servono a valutare la riserva ovarica e l’eventuale presenza di ovaio policistico.
A chi è consigliato il check up fertilità donna?
Il check up fertilità è consigliato alle donne che:
- vogliono controllare l’ovulazione;
- che hanno irregolarità del ciclo o amenorrea (assenza ciclo);
- sospettano di essere infertili.
Come si esegue il check up fertilità donna?
Il check up si esegue mediante prelievo di sangue a digiuno.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione agli esami leggi la guida
Per ulteriori informazioni contattaci
Quali sono le cause di infertilità femminile?
La fertilità della donna è strettamente correlata all’età (a 30 anni la possibilità di concepire per ciclo fertile è intorno al 30-40%. Questa possibilità è ridotta al 10% a 40 anni).
Esistono, tuttavia, numero cause che possono compromettere la fertilità femminile:
- Disfunzioni ormonali; la sindrome dell’ovaio policistico, i disordini tiroidei o una ridotta riserva ovarica possono causare alterazioni del ciclo mestruale fino ad arrivare a quadri di anovulazione (assenza di ovulazione);
- Anomalie Tube di Falloppio; le tube sono gli organi nei quali avviene l’incontro tra spermatozoi e cellula uovo, ovvero la fecondazione. Alterazioni morfologiche e funzionali delle tube di Falloppio possono compromettere il processo di fecondazione. L’infezione da Chlamidya è una delle cause più frequenti di alterazioni alla tube di Falloppio.
- Alterazioni strutturali dell’utero che possono essere congenite (utero setto, bicorne o subsetti uterini) o acquisite (polipi, miomi, sinechie);
- Alterazioni morfologiche (agenesia cervicale, setto cervicale, aderenze) o funzionali (densità del muco cervicale, infiammazioni) a carico della cervice uterina;
- Malattie sistemiche, fattori nutrizionali, abitudini di vita; iperprolattinemia, diabete mellito, disordini della tiroide, malattie epatiche o renali. Esposizione a sostanze tossiche quali pesticidi dell’agricoltura, solventi presenti in vernici, esposizione a metalli pesanti (mercurio, arsenico, piombo, cadmio etc.), a radiazioni e temperatura elevata possono essere pericolosi per la fertilità. I farmaci chemioterapici, gli immunodepressori e gli antidepressivi. Un effetto tossico sulla fertilità è stato documentato anche con l’assunzione di sostanze stupefacenti, di fumo ed alcol, diete incongrue, stress, anoressia o eccesso ponderale.
INFERTILITA' COPPIA
ENDOMETRIOSI
TUBE DI FALLOPPIO
OVAIO POLICISTICO
Cause più frequenti di inferilità femminile: fonte Ministero della Salute
Cosa fare per aumentare la probabilità di rimanere incinta?
La prevenzione della fertilità nella donna inizia sin dalla sua infanzia e prosegue nell’adolescenza e nella giovinezza, per esempio non trascurando banali infezioni che possono avere conseguenze negative a lungo termine.
Per conservare la fertilità bisogna seguire uno stile di vita sano, evitando alcuni fattori di rischio, come il fumo, l’abuso di alcool, l’obesità o l’eccessiva magrezza, la sedentarietà, ma anche l’eccessiva attività fisica.
Dato che, come abbiamo detto, la possibilità riproduttiva della donna è legata in modo diretto alla sua età, è importante inoltre sottolineare quanto possa essere penalizzante rimandare il momento della maternità.